ETNOMUSEO MONTI LEPINI / ROCCAGORGA
COMUNICATO


Come noto, la notte tra il 12 e 13 agosto c.a. lo scalone d’ingresso interno del Museo di Roccagorga ha subito un crollo e questo fatto ci costrinse a chiudere, per controlli tecnici, la parte storica del museo, tenendo aperta quella più moderna, dove è continuata e continua l’attività di visite, laboratori, mostre e attività teatrali e divulgative. Sono infatti in corso:

1)Mostra “Voci dalle acque”;
2) Laboratorio “Antichi giocattoli”; 3) Teatro “DEA IN ITINERE il museo si racconta altrove”;
4)Acquisizioni e arricchimento della collezione.

In attesa della riparazione del danno, per cui il Comune ha già iniziato l’iter tecnico-finanziario, e considerato che il Museo soddisfa comunque le ratteristiche e norme tecniche del codice di sicurezza per le visite, alle quali sovrintende volontariamente un responsabile qualificato, sarà possibile visitare anche la parte storica del Museo tramite semplice prenotazione telefonica, ma a gruppi di non più di sei persone ed entrando dall’uscita di emergenza retrostante il palazzo baronale. Ovviamente si potrà visitare anche senza prenotazione, aspettando il proprio turno, se si viene nelle ore in cui sono già in corso altre visite.


Per prenotare le visite anche nella parte storica del Museo: 34734228343487956271

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Un museo etnografico

Un museo sensibile

Si avvale della ricerca sul campo per mostrare come la memoria collettiva è selezionata e perpetuata; invita “ad essere dentro la cultura guardando ad essa dall’esterno”.

Perchè sceglie di cogliere le sensibilità, le interpretazioni locali. Vuole indurre in più modi esperienze di storie, emozioni, saperi, validi qui e non altrove.

E’ stato allestito a misura della esperienza e sensibilità degli artigiani locali.

Un museo denso

Un museo riflessivo

Sfida la banalizzazione e l’impoverimento della cultura popolare che emergono in gran parte dei musei del folklore e della civiltà contadina.

Tenta di mostrare attraverso le minute e diffuse installazioni, addensate spesso in una stessa stanza, la ricchezza e l’eterogeneità del patrimonio culturale locale.

Nasce dalle interpretazioni elaborate dai ricercatori delle riflessioni dei rocchigiani sulla loro vita. Attraverso installazioni, scenografie d’atmosfera e pannelli informativi, mira ad incrementare la capacità critica del visitatore.